La mafia teme la scuola più della giustizia, l'istruzione toglie l'erba sotto i piedi della cultura mafiosa.
A. Caponnetto
La Bellezza in 100 passi è una progetto di APS – Racale Cam risultato vincitore dell’Avviso Pubblico della Regione Puglia POR PUGLIA 2014-2020, Bando “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”.
È un intervento di promozione dell’inclusione sociale, della lotta alla povertà e ad ogni forma di discriminazione. Pertanto prevede attività di animazione sociale e partecipazione collettiva di ricostruzione della identità dei luoghi e delle comunità, connessi al recupero funzionale e al riuso dei vecchi immobili, compresi i beni confiscati alle mafie.
Nei laboratori del progetto “La Bellezza in 100 passi” si sviluppano percorsi didattici di approfondimento sui temi connessi ai valori della Costituzione italiana, con particolare riferimento alla cultura della memoria, dell’impegno e della legalità.
Il progetto consiste nella realizzazione di laboratori artistici di teatro, danza, scrittura, musica, scenografia, audio-luci-video nei quali vengono coinvolti ragazzi/e con età compresa tra gli 11 e i 17 anni.
Le attività promuovono una pedagogia della corresponsabilità per educare/educarsi alla bellezza di un territorio libero dalle mafie, con strategie per l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva.
Attraverso le Arti si punta a rafforzare la dimensione creativo-espressiva degli “attori sociali”, i ragazzi.
Ogni laboratorio ha un duplice obiettivo:
- innalzare e consolidare la cultura civica, dei comportamenti ispirati alla legalità ed al contrasto alla criminalità organizzata;
- trasferire conoscenze e aumentare le competenze dei soggetti partecipanti così da orientarli nel mondo del lavoro migliorandone l’occupabilità.
Questi due capisaldi si muovono nell’ottica per la quale le mafie proliferano dove c’è sfruttamento, assenza delle istituzioni, degrado e abbandono e inquinano le relazioni sociali, contribuendo ad alimentare l’economia criminale come sistema di welfare parallelo a quello reale. Pertanto, una visione integrata, si pone l’obiettivo di lavorare sulla pedagogia della corresponsabilità per contrastare la cultura della violenza, della sopraffazione e del ricatto.